I CONCERTI DI OPERA E LIRICA: DAL CARDINALE ALLA NAZIONE
Al calare delle ombre serali sulla nuova Capitale d’Italia, Monsignor Francesco Saverio De Merode, il potentissimo arcivescovo belga, si sfregava le mani. Non per chissà quale gelida temperatura, anzi: le ottobrate romane, lo si sa, son spesso miti. Si trattava di una tintinnante venalità, che scorreva subdolamente nelle sue vene, decisa a dare finalmente concretezza al suo progetto di “hausmaniser Rome”. Tra i possenti ruderi delle Terme di Diocleziano e la vallata dell’antichissima chiesa di San Vitale, una lunga arteria sarebbe infatti sorta, ed il cardinale avrebbe avuto il proprio nome a contrassegnarla: Via De Merode.
Il sigillo della propria personalità.
Sarebbe difatti stata la prima convenzione urbanistica approvata a Roma dal nuovo Stato Sabaudo, e sarebbe stata permanentemente legata al suo nome, del più potente cardinale della nuova Roma, un vero e proprio impero finanziario degno più di un immobiliarista che di un uomo di fede.
Proprio su quella stessa via, che non senza un pizzico di ironia ed irriverenza avrebbe perso ben presto il nome originario per assumere quello, più epico e meno encomiastico, di Via Nazionale, risuonò nel decennio successivo lo schiocco di un vero e proprio “schiaffo morale” alla Chiesa Cattolica e, indirettamente, al Papa. Il reverendo Robert Nevin ottenne dal neonato Governo Italiano, alla faccia dei buoni rapporti con l’ex Stato Pontificio, tutte le autorizzazioni per costruire la Chiesa anglicana di San Paolo Entro le Mura, prima chiesa non cattolica nel territorio di Roma.
Fu forse per l’umiliazione subita che il Cardinale De Merode, vista la posa della prima pietra di quella mirabile costruzione a righe alternate di mattoni di Siena e travertino, preferì abbandonare il mondo terreno per incontrare nell’alto dei cieli il proprio Signore. Non fece quindi in tempo ad ammirare le splendide vetrate policrome e gli straordinari mosaici dell’Apocalisse, realizzati su disegno del grande pittore Preraffaelita Edward Burne-Jones e completati nel 1880.
I CONCERTI DI OPERA E LIRICA: LA DOLCE VITA
Voi, invece, avete piena facoltà di ammirare questa splendida architettura, e non solo con la luce diurna.
Circondati dalle medesime ombre serali che avvolsero il nostro povero cardinale, ogni martedì di Ottobre e Novembre alle ore 20.30, potrete combinare magicamente questo luogo ad un’indimenticabile colonna sonora. Afferrate quindi il vostro blender invisibile e mettete al suo interno: due quinti di interminabile scambio di sguardi e pistole fumanti, marchio di fabbrica di Sergio Leone esaltato dalla musicalità del suo straordinario braccio destro, il maestro Ennio Morricone; tre quinti di Nino Rota, che con la sua colonna sonora del Padrino vi proporrà un’offerta che certamente non potrete rifiutare; una copiosa spruzzata del Premio Oscar Nicola Piovani, che renderà la nostra vita davvero bella. Aggiungete un pizzico di romanità, con i ricordi di Renato Rascel e dei Matia Bazar, ed avrete fra le mani il cocktail perfetto.
Sembra impossibile sollevare un calice contenente un nettare talmente squisito, ma non lo è affatto.
A rendere l’unione straordinariamente reale è la compagnia artistica Opera e Lirica, forte di una pluriennale esperienza nell’organizzazione di eventi. Grazie alla potenza vocale dei due primattori, il soprano Aleksandra Buczek ed il tenore Emil Alekperov, accompagnati da un ensemble d’archi, fiati e pianoforte, l’orchestra saprà farci immergere in un’esperienza emozionalmente sovrannaturale, sormontati dalla bellezza architettonica di un luogo artisticamente maestoso. La Dolce Vita, nome assegnato a questa esibizione, vi darà la sensazione di essere davvero protagonisti di un evento fuori dal comune, così come eccezionale fu per anni l’atmosfera romana dell’epoca: accanto a voi, eterei nell’ascolto delle note, percepirete Anita Ekberg nell’atto di invitare il suo Marcello all’interno della gelida acqua della Fontana di Trevi…
I CONCERTI DI OPERA E LIRICA: I TRE TENORI
Se il vostro stile di vita vi regala maggior tempo libero in prossimità del fine settimana, se le cinematografiche colonne sonore sono per voi già così familiari da canticchiarle sotto il soffione ad ogni doccia, Opera e Lirica ha per voi la perfetta alternativa, riportandovi al 1994, tra i grattacieli di Los Angeles.
Quel 16 luglio, al Dodger Stadium della Città degli Angeli, l’irripetibile trittico di tenori (in rigoroso ordine alfabetico, al bando ogni patriottismo…) Carreras-Domingo-Pavarotti stupì il mondo con una performance stratosferica.
In un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, ogni venerdì di Ottobre e Novembre alle ore 20.30, lo spettacolo I Tre Tenori vedrà le incantevoli voci dei tenori Carlo Napoletani, Emil Alekperov e Giancarlo Polizzy, accompagnati da archi e pianoforte a coda, in un viaggio tra i capolavori dell’opera italiana e della canzone partenopea. Passerete da Giuseppe Verdi a Domenico Modugno, da Gaetano Donizetti a Eduardo di Capua, dalla Turandot di Giacomo Puccini a ‘o surdato ‘nnammorato, nella solennità delle alte volte di San Paolo Entro le Mura, di grande impatto per la sua meravigliosa acustica.
Vi commuoverete e vi lascerete andare alle grandi risate. Passerete dalla solennità delle arie liriche alla spensieratezza delle ballate napoletane. Sarete fieri della vostra italianità, e vi ritroverete istintivamente a cantare assieme ai Tre Tenori le melodie più celebri, ben incastonate nella nostra memoria.
I CONCERTI DI OPERA E LIRICA: LE QUATTRO STAGIONI
Immaginate ora che l’architettura neogotica della Chiesa di San Paolo Entro le Mura e le stravaganze musive di Burne-Jones non rispecchino a dovere il vostro stile creativo. Simulate un diabete esistenziale, che di dolce non possa accompagnarsi a nulla, foss’anche la vita. E poi, pensate a Napoli, per tutti un paradiso partenopeo ma per voi da riassumersi al massimo nella dicotomia fra le “pinzillacchere” di Totò ed i balbettii di Massimo Troisi, ad evidente riprova di come ciò non sia esattamente il vostro panorama preferito.
Opera e Lirica, forte dell’esperienza del proprio staff, ha pensato anche a voi, pubblico eclettico e variegato, al contempo freddo e bollente, in grado di vere sollevazioni emotive e di impetuose cascate caratteriali. Non avete un’unica stagione nel vostro animo: voi, nel vostro spirito, siete così poliedrici da averne ben quattro!
Ed ecco la potenza di Antonio Vivaldi, in grado di trasportarvi nel bel mezzo del soave canto primaverile degli uccelli, nell’improvviso turbinio dei temporali estivi, nella croccante fragranza della vendemmia d’autunno e nel tepore di un caldo focolare invernale. Antonio Vivaldi, però, non è Giuseppe Verdi: Vivaldi è uomo del Seicento, ben immerso in quel panorama barocco che ha trasformato Roma nel XVII secolo, grazie alle furiose disfide artistiche fra Bernini e Borromini, con geni come Alessandro Algardi, Pietro da Cortona e Guido Reni a fare da comprimari di lusso.
Su questo palcoscenico, fondato sul concetto di ricchezza e prosopopea artistica, Opera e Lirica sceglie il bivio perfetto, abbandonando il neogotico e facendoci letteralmente affondare nelle debordanti decorazioni artistiche dell’Oratorio di Caravita, ex proprietà di quei Gesuiti che avevano già decorato il Rione Pigna con la suprema sfrontatezza della Chiesa di Sant’Ignazio. Destinato, fin dai tempi della sua inaugurazione, alle sacre rappresentazioni musicali e teatrali, l’Oratorio vi circonderà con le sue storie della vita di San Francesco Saverio, affrescate da nomi di alto livello a Roma, come Sebastiano Conca e Lazzaro Baldi. È lo stesso luogo in cui il geniale adolescente Wolfgang Amadeus Mozart si esibì nel 1770, carpendo l’attenzione della corte di Roma.
In questa atmosfera, ogni giovedì di Ottobre e Novembre alle 20.30, grazie al concerto Le Quattro Stagioni (godetevi il trailer dello spettacolo in questo breve video), Vivaldi esploderà in tutta la sua potenza, con quattro concerti in cui il primo violino Elvin Dhimitri (Primo Violino dell’Orchestra Filarmonica di Roma dal 1997) fonderà tutta la sua appassionata energia ad un’intensa ed irrefrenabile capacità comunicativa. Esprimendo al meglio la concezione barocca, la natura viene teatralizzata da Vivaldi rendendo lo spettatore attivamente partecipe, coinvolto nel turbinio di un ritmo incalzante.
I CONCERTI DI OPERA E LIRICA: LE IMPERDIBILI OCCASIONI
Potreste pensare che l’Associazione Rome Guides abbia scelto di promuovere l’attività di Opera e Lirica per affinità intellettuale. In realtà, la fama consolidata di Opera e Lirica parla da sé: i pregi del team sono inequivocabili, come dimostrato dal Concerto di Capodanno, organizzato da anni con un successo straordinario. Interminabili cartelle stampa, stracolme di elogi e complimenti, non fanno che rafforzare la fama che questo team di professionisti si è costruito nel corso degli anni.
Non serve elencare tutte le attività realizzate da Opera e Lirica negli ultimi anni: cinque anni di repliche di successo della Traviata a Roma, eventi tenutisi in location prestigiose (Museo Filangieri di Napoli, Palazzo Reale di Ischia, Auditorium Santo Stefano di Firenze, Palau de la Musica Catalana di Barcellona), il concerto annuale di San Valentino presso l’Oratorio Caravita e l’Eataly Dinner Show, solo per citare i più prestigiosi.
Quello che, in una fase turistica ordinaria, sarebbe stato l’obiettivo di Opera e Lirica, ossia “far giungere la tradizione della grande opera italiana ai cuori degli spettatori che da tutto il mondo vengono ad ascoltarci”, si estende in questo anno (decisamente fuori dall’ordinario) al pubblico romano che, finalmente, può avere l’occasione di riappropriarsi di due architetture incommensurabili, godendo di una serie di performance di livello elevatissimo.
Oltre a fare i migliori auguri a Opera e Lirica per la loro attività, non possiamo che invitarvi a trascorrere una serata magica in loro compagnia. I biglietti, che partono dal moderatissimo costo di 15 euro a persona e che possono essere acquistati direttamente sul sito di Opera e Lirica, vi apriranno le porte di un universo parallelo, nel quale trascorrere un’indimenticabile serata in compagnia dei vostri amici e familiari.
A dimostrazione di quanto Opera e Lirica abbia compreso la drammaticità di questo annus terribilis, il biglietto sarà gratuito non solo per i bambini, ma anche per medici ed infermieri, quale segno di grande gratitudine per l’incredibile sforzo di tali categorie in questi mesi da tregenda.
Col vostro permesso, dopo aver cercato di parlare alla vostra anima, non vorremmo aggiungere altro a quanto scritto finora. Parliamo infatti di musica e, come scrisse Arnold Bennett, “il linguaggio della musica è un linguaggio che solo l’anima capisce, ma che nemmeno l’anima potrà mai tradurre”.